messaggio pubblico
"dateci il verbale"
È questa la richiesta dei lavoratori in appalto di Mondo Convenienza di Campi Bisenzio. A distanza di quattro giorni dal tavolo nazionale dei sindacati confederali, a cui non è stato invitato nessun rappresentante dei lavoratori in sciopero, è tutto un rimbalzare di notizie contraddittorie sull’accordo raggiunto. I lavoratori chiedono una cosa semplice: hanno diritto a conoscere i contenuti effettivi del verbale. E a valutarlo di conseguenza.
Ad oggi parlano solo i comunicati. E questi comunicati (di aziende a sindacati) parlano di conferma del CCNL Pulizie e Multiservizi (quello delle paghe da 6,80 euro lordi) e abolizione del Regolamento Aziendale, ma con mantenimento delle stesse condizioni economiche. I lavoratori vogliono sapere questo: se domani rientrassero a lavoro (e allo stato attuale non potrebbero comunque farlo, visto che in 25 sono stati licenziati ritorsivamente per lo sciopero) che cosa sarebbe cambiato rispetto al 30 di maggio? Perché la risposta pare essere: nulla. Se così non è, i lavoratori – e noi con loro – sarebbero i primi ad essere felici di essere smentiti.
Mondo Convenienza e le società in appalto parlano inoltre di un rinvio della trattativa per “valutare compatibilità, sostenibilità e applicabilità del CCNL Logistica” (comunicato ANSI). Nessun impegno vincolante quindi in questo senso, ma solo, evidentemente, un nuovo rinvio della questione dopo 113 giorni dall’inizio della vertenza.
Altri più recenti comunicati da parte sindacale dicono invece che l’accordo sancirebbe l’applicazione del CCNL Logistica in un vicino futuro.
Il fatto è che c’è una differenza sostanziale tra impegnarsi a fare davvero qualcosa e impegnarsi a “valutarne la compatibilità”. Perché non c’è nessun dubbio che sia il CCNL Logistica il contratto giusto, a meno che qualcuno voglia sostenere che Mondo Convenienza venda ai clienti servizi di pulizie.
Partiamo da qui: facciamo parlare i verbali e non i comunicati.
E poi riparta il lavoro del tavolo regionale con tutte le organizzazioni sindacali e l’azienda. Lì si dovranno chiarire le intenzioni di Mondo Convenienza e società appaltatrici su contratto, marcatempo e licenziamenti. Quei famosi punti minimi che, ancora, non sembrano aver trovato risposte.
La vertenza, insomma, è tutt’altro che chiusa. E nessuno deve pensare che si possa chiudere manu militari, con uno sgombero del presidio di via Gattinella che, a oggi rappresenta, l’unica vera e concreta speranza per tutti i lavoratori in appalto di questo gigante del mobile da miliardi di fatturato.
19 settembre 2023
È questa la richiesta dei lavoratori in appalto di Mondo Convenienza di Campi Bisenzio. A distanza di quattro giorni dal tavolo nazionale dei sindacati confederali, a cui non è stato invitato nessun rappresentante dei lavoratori in sciopero, è tutto un rimbalzare di notizie contraddittorie sull’accordo raggiunto. I lavoratori chiedono una cosa semplice: hanno diritto a conoscere i contenuti effettivi del verbale. E a valutarlo di conseguenza.
Ad oggi parlano solo i comunicati. E questi comunicati (di aziende a sindacati) parlano di conferma del CCNL Pulizie e Multiservizi (quello delle paghe da 6,80 euro lordi) e abolizione del Regolamento Aziendale, ma con mantenimento delle stesse condizioni economiche. I lavoratori vogliono sapere questo: se domani rientrassero a lavoro (e allo stato attuale non potrebbero comunque farlo, visto che in 25 sono stati licenziati ritorsivamente per lo sciopero) che cosa sarebbe cambiato rispetto al 30 di maggio? Perché la risposta pare essere: nulla. Se così non è, i lavoratori – e noi con loro – sarebbero i primi ad essere felici di essere smentiti.
Mondo Convenienza e le società in appalto parlano inoltre di un rinvio della trattativa per “valutare compatibilità, sostenibilità e applicabilità del CCNL Logistica” (comunicato ANSI). Nessun impegno vincolante quindi in questo senso, ma solo, evidentemente, un nuovo rinvio della questione dopo 113 giorni dall’inizio della vertenza.
Altri più recenti comunicati da parte sindacale dicono invece che l’accordo sancirebbe l’applicazione del CCNL Logistica in un vicino futuro.
Il fatto è che c’è una differenza sostanziale tra impegnarsi a fare davvero qualcosa e impegnarsi a “valutarne la compatibilità”. Perché non c’è nessun dubbio che sia il CCNL Logistica il contratto giusto, a meno che qualcuno voglia sostenere che Mondo Convenienza venda ai clienti servizi di pulizie.
Partiamo da qui: facciamo parlare i verbali e non i comunicati.
E poi riparta il lavoro del tavolo regionale con tutte le organizzazioni sindacali e l’azienda. Lì si dovranno chiarire le intenzioni di Mondo Convenienza e società appaltatrici su contratto, marcatempo e licenziamenti. Quei famosi punti minimi che, ancora, non sembrano aver trovato risposte.
La vertenza, insomma, è tutt’altro che chiusa. E nessuno deve pensare che si possa chiudere manu militari, con uno sgombero del presidio di via Gattinella che, a oggi rappresenta, l’unica vera e concreta speranza per tutti i lavoratori in appalto di questo gigante del mobile da miliardi di fatturato.
19 settembre 2023
gli antefatti
gli antefatti
comunicato #1
15/09/2023

comunicato #1
15/09/2023
Comunicato unitario dei confederali subito dopo il tavolo del 15 settembre
“le società coinvolte si sono a loro volta impegnate all’uscita dal regolamento e all’applicazione nel primo periodo dal 1° ottobre del CCNL multiservizi, con il mantenimento delle condizioni economiche in essere e dunque senza peggiorare le condizioni economiche attuali.“
comunicato #2
15/09/2023
comunicato dell'associazione padronale delle cooperative in appalto a mondo convenienza
” […]L’apertura di un tavolo sindacale nazionale per valutare compatibilità, sostenibilità ed applicabilità del CCLN logistica e trasporti”
comunicato #2
15/09/2023

comunicato #3
16/09/2023
comunicato #3
16/09/2023
presa di posizione dei lavoratori in sciopero
al presidio di campi bisenzio
La truffa è servita.
Via il regolamento aziendale, MA. Resta il contratto Pulizie Multiservizi. Restano le paghe da 6,80 euro lordi l’ora. Resta il meccanismo infernale dell’indennità di trasferta su base mensile. Restano i 25 licenziamenti. Niente marcatempo per misurare e retribuire le ore effettive di lavoro. Niente contratto nazionale della Logistica. Niente di niente di quello per cui da 110 giorni i facchini, autisti e montatori in appalto di Mondo Convenienza stanno scioperando.
Ma, rassicurano dalla CGIL, l’intesa prevede il “mantenimento delle condizioni economiche in essere e dunque senza peggiorare le condizioni economiche attuali” (!). Insomma, niente miglioramenti e niente peggioramenti. In poche parole: cambia tutto per non cambiare nulla. I lavoratori saranno sfruttati e sottopagati come prima, ma non si chiamerà più “Regolamento aziendale”.
Tutto il resto è fuffa: gli impegni ad “aprire una trattativa” (e questa cosa era?), i protocolli da scrivere, i monitoraggi da fare, i “percorsi condivisi” da proseguire. È dal 2017 che questi percorsi vanno avanti. Risultati: zero.
I lavoratori da 110 giorni lottano per avere soluzioni, non fuffa.
L’esito del tavolo di ieri non è semplicemente deludente, è proprio offensivo. Offensivo verso i lavoratori. Non riconoscerlo vuol dire mentire a sé stessi e agli altri. E se invece lo si riconosce, allora non c’è altra conseguenza coerente che la proclamazione di uno sciopero di tutta la filiera. Questo dovrebbero fare le organizzazioni sindacali nazionali, tutte e nessuna esclusa, quella di base e quelle confederali. Perché il tavolo di ieri è l’ennesima conferma che per cambiare il sistema a Mondo Convenienza non ci vogliono più tavoli, ma più scioperi. Ci vuole di generalizzare la lotta che da 110 giorni i lavoratori portano avanti a Campi Bisenzio. Di estenderla agli altri appalti della filiera, da nord a sud. I continui rinvii di tavolo in tavolo e gli accordi territoriali separati a ribasso, servono solo a dare spago alla strategia dell’azienda: logorare e dividere la lotta. E senza lotta, i prossimi tavoli sapremmo già come andrebbero.
#MondoConvenienza è il simbolo dell’arroganza delle imprese che si sentono e agiscono al di sopra di tutto e tutti, anche delle leggi. Mondo Convenienza è l’emblema del lavoro povero di tanti e tante che fa i fatturati miliardari di pochi. I lavoratori di Campi Bisenzio stanno dando tutto per sconfiggere questo sistema sostenuti da un intero territorio, per fare “dal basso” il #salariominimo che il parlamento italiano non ha voglia di fare. Le direzioni sindacali nazionali di ogni sigla devono chiarire cosa hanno intenzione di fare: continuare a sedersi a tavoli inconcludenti al posto dei lavoratori, oppure sostenere e organizzare la lotta in tutta la filiera?
La strategia dell’azienda è quella del gioco dell’oca. Dopo mesi di trattativa torni sempre alla casella iniziale: l’apertura della trattativa. Noi non ci stiamo.
È per questo che non vogliamo sentire parlare di “passi avanti”, di “ottimismi” e cose del genere.
Anche la politica e le istituzioni devono essere chiare. Siamo di fronte a un totale cortocircuito. Registrare e retribuire l’orario di lavoro è un obbligo di legge, ma siamo di fronte a un’azienda che rifiuta di farlo. Riconoscere le paghe stabilite dal CCNL di settore (evidentemente quello della Logistica) è un obbligo di legge, ma l’azienda si ostina a volere applicare un contratto (Pulizie Multiservizi) che non c’entra nulla con le attività svolte dai lavoratori, per risparmiare deliberatamente su stipendi, tasse e contributi (!).
Ogni appalto Mondo Convenienza è una potenziale Brandizzo. Siamo solo ancora al giorno prima. Quando gli operai sono vivi e non sono ancora morti. Ma è ora, il giorno prima, che il problema deve essere affrontato e risolto. Perché potrebbe essere domani che un autista si schianta con il suo furgone dopo 12 ore di lavoro. Potrebbe essere domani che un facchino rimane schiacciato sulle scale da un frigorifero da 100kg che porta a spalla. La politica e le istituzioni servono oggi, non domani. Perché dopo è inutile aprire i dibattiti su appalti e subappalti al massimo risparmio, operai sottopagati, misure di sicurezza e controllo dell’orario di lavoro. È troppo tardi.
Quando parlate di Brandizzo, state parlando di Mondo Convenienza. Quando parlate di salario minimo, state parlando di Mondo Convenienza.
La domanda è: cosa avete intenzione di fare per Mondo Convenienza?
La truffa è servita.
Via il regolamento aziendale, MA. Resta il contratto Pulizie Multiservizi. Restano le paghe da 6,80 euro lordi l’ora. Resta il meccanismo infernale dell’indennità di trasferta su base mensile. Restano i 25 licenziamenti. Niente marcatempo per misurare e retribuire le ore effettive di lavoro. Niente contratto nazionale della Logistica. Niente di niente di quello per cui da 110 giorni i facchini, autisti e montatori in appalto di Mondo Convenienza stanno scioperando.
Ma, rassicurano dalla CGIL, l’intesa prevede il “mantenimento delle condizioni economiche in essere e dunque senza peggiorare le condizioni economiche attuali” (!). Insomma, niente miglioramenti e niente peggioramenti. In poche parole: cambia tutto per non cambiare nulla. I lavoratori saranno sfruttati e sottopagati come prima, ma non si chiamerà più “Regolamento aziendale”.
Tutto il resto è fuffa: gli impegni ad “aprire una trattativa” (e questa cosa era?), i protocolli da scrivere, i monitoraggi da fare, i “percorsi condivisi” da proseguire. È dal 2017 che questi percorsi vanno avanti. Risultati: zero.
I lavoratori da 110 giorni lottano per avere soluzioni, non fuffa.
L’esito del tavolo di ieri non è semplicemente deludente, è proprio offensivo. Offensivo verso i lavoratori. Non riconoscerlo vuol dire mentire a sé stessi e agli altri. E se invece lo si riconosce, allora non c’è altra conseguenza coerente che la proclamazione di uno sciopero di tutta la filiera. Questo dovrebbero fare le organizzazioni sindacali nazionali, tutte e nessuna esclusa, quella di base e quelle confederali. Perché il tavolo di ieri è l’ennesima conferma che per cambiare il sistema a Mondo Convenienza non ci vogliono più tavoli, ma più scioperi. Ci vuole di generalizzare la lotta che da 110 giorni i lavoratori portano avanti a Campi Bisenzio. Di estenderla agli altri appalti della filiera, da nord a sud. I continui rinvii di tavolo in tavolo e gli accordi territoriali separati a ribasso, servono solo a dare spago alla strategia dell’azienda: logorare e dividere la lotta. E senza lotta, i prossimi tavoli sapremmo già come andrebbero.
#MondoConvenienza è il simbolo dell’arroganza delle imprese che si sentono e agiscono al di sopra di tutto e tutti, anche delle leggi. Mondo Convenienza è l’emblema del lavoro povero di tanti e tante che fa i fatturati miliardari di pochi. I lavoratori di Campi Bisenzio stanno dando tutto per sconfiggere questo sistema sostenuti da un intero territorio, per fare “dal basso” il #salariominimo che il parlamento italiano non ha voglia di fare. Le direzioni sindacali nazionali di ogni sigla devono chiarire cosa hanno intenzione di fare: continuare a sedersi a tavoli inconcludenti al posto dei lavoratori, oppure sostenere e organizzare la lotta in tutta la filiera?
La strategia dell’azienda è quella del gioco dell’oca. Dopo mesi di trattativa torni sempre alla casella iniziale: l’apertura della trattativa. Noi non ci stiamo.
È per questo che non vogliamo sentire parlare di “passi avanti”, di “ottimismi” e cose del genere.
Anche la politica e le istituzioni devono essere chiare. Siamo di fronte a un totale cortocircuito. Registrare e retribuire l’orario di lavoro è un obbligo di legge, ma siamo di fronte a un’azienda che rifiuta di farlo. Riconoscere le paghe stabilite dal CCNL di settore (evidentemente quello della Logistica) è un obbligo di legge, ma l’azienda si ostina a volere applicare un contratto (Pulizie Multiservizi) che non c’entra nulla con le attività svolte dai lavoratori, per risparmiare deliberatamente su stipendi, tasse e contributi (!).
Ogni appalto Mondo Convenienza è una potenziale Brandizzo. Siamo solo ancora al giorno prima. Quando gli operai sono vivi e non sono ancora morti. Ma è ora, il giorno prima, che il problema deve essere affrontato e risolto. Perché potrebbe essere domani che un autista si schianta con il suo furgone dopo 12 ore di lavoro. Potrebbe essere domani che un facchino rimane schiacciato sulle scale da un frigorifero da 100kg che porta a spalla. La politica e le istituzioni servono oggi, non domani. Perché dopo è inutile aprire i dibattiti su appalti e subappalti al massimo risparmio, operai sottopagati, misure di sicurezza e controllo dell’orario di lavoro. È troppo tardi.
Quando parlate di Brandizzo, state parlando di Mondo Convenienza. Quando parlate di salario minimo, state parlando di Mondo Convenienza.
La domanda è: cosa avete intenzione di fare per Mondo Convenienza?
comunicato #4
16/09/2023
Comunicato della cgil in risposta alla presa di posizione dei lavoratori in sciopero contrari all'esito del tavolo
“L’altra importante novità che questo tavolo sancisce è il passaggio al ccln Merci e Logistica. Questo regime di transizione, caratterizzato dall’applicazione del ccnl Multiservizi, traghetterà, in tutti gli appalti relativi al trasporto, alla consegna e al montaggio, il passaggio al CCNL di Merci e Logistica.”
comunicato #4
16/09/2023


LA STORIA INSEGNA
LA STORIA INSEGNA


il gioco di mondo convenienza è sempre stato lo stesso
Il gioco di Mondo Convenienza di oggi è lo stesso del 2017, che era lo stesso del 2014. Licenziare, poi offrire di rientrare a lavoro alle stesse condizioni… Ma con la promessa di un tavolo dove discutere di come migliorare le cose. Nel 2014 a Campi hanno accettato il ricatto ed è finita male. Nel 2017 a Bologna hanno accettato il ricatto ed è finita male, malissimo. Le cose non sono rimaste uguali, sono peggiorate. Perché dal contratto logistica sono passati a quello Pulizie multiservizi. Ma promettevano “i tavoli”. L’articolo in questione dice che il passaggio al contratto logistica sarebbe stato firmato il 5 maggio al prossimo tavolo con il sindacato dopo la fine dello sciopero… Era il 5 maggio del 2017. Siamo al 2023. Il contratto è sempre quello. E al tavolo con i confederali sta riproponendo lo schema: rinvii e promesse in attesa di far finire la lotta con la prospettiva di rimangiarsi tutto. Mail 30 maggio gli operai di Mondo Convenienza sono usciti con la convinzione di chi tornerà a lavorare solo con un sistema di lavoro cambiato nei fatti. E non nelle parole.
C’è solo un modo di cambiare questo sistema nei fatti: lottare, lottare, lottare. Le altre strade le abbiamo già viste.
Perché questa volta deve finire in un altro modo, per tutti quelli che hanno provato a cambiare questo sistema e hanno perso per un solo motivo: sono stati fregati da azienda e sindacati che li hanno convinti a smettere di lottare.