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TIMELINE DELLO SCIOPERO

timeline dello sciopero

30 MAGGIO 2023. PARTE LO SCIOPERO A MONDO CONVENIENZA A CAMPI BISENZIO

30 MAGGIO 2023
PARTE LO SCIOPERO A MONDO CONVENIENZA A CAMPI BISENZIO

Iniziato questa mattina all’alba lo sciopero degli autisti e facchini di Mondo Convenienza del magazzino di via Gattinella (Campi Bisenzio), che da anni sono costretti a lavorare con quei contratti che producono il cosiddetto lavoro povero: contratto pulizie multiservizi invece che Logistica, con turni tra le 10 e le 14 ore al giorno per 6 giorni la settimana, con straordinari non pagati, in un meccanismo di appalti e subappalti che ha il solo scopo di abbassare il costo del lavoro e spremere chi si spacca la schiena a trasportare mobili in tutta la zona con problemi per la salute e senza sicurezza.

Proprio in questi giorni Mondo Convenienza siederà sul banco degli imputati a Bologna e Ivrea, accusata di sfruttamento, caporalato e razzismo. È indegno di un paese civile lavorare con una paga base di 1180€ lordi al mese, 6,80€ lordi l’ora, tanto più in un momento in cui in tutta Italia le persone non riescono ad arrivare a fine mese, schiacciate dall’inflazione e dal carovita.

E proprio a Campi Bisenzio poche settimane fa la Questura di Firenze emetteva un foglio di via contro Sarah e Luca, coordinatori del sindacato, ritirato solo grazie agli scioperi che sono immediatamente partiti in tutta la piana e grazie alle mille persone che sabato 13 maggio hanno attraversato le strade di Firenze in una grande manifestazione per la libertà di sindacato. È proprio la possibilità di combattere contro condizioni di sfruttamento che come un cancro ammalano il nostro territorio che la Questura ha provato ad attaccare, minacciando la democrazia, il diritto di sciopero, la possibilità di organizzarsi tra lavoratori e unirsi per combattere lo sfruttamento. Ma come ha dimostrato la mobilitazione che ha portato al ritiro dei fogli di via, niente può fermare la battaglia per la giustizia e i diritti che si sta allargando a macchia d’olio nella piana tra Firenze e Prato.

1 GIUGNO 2023
NUOVO TENTATIVO DI SGOMBERO DEI LAVORATORI MONDO CONVENIENZA

Alle 12:45 le forze dell’ordine, dopo i tentativi falliti di stamattina, in grandi forze hanno di nuovo attaccato i lavoratori in presidio ai cancelli del magazzino Mondo Convenienza.  Ancora una volta lavoratori attaccati, presi di peso e trascinati sull’asfalto durante una protesta sindacale assolutamente pacifica. Tutto per consentire l’uscita dei furgoni per le consegne, mentre l’azienda ha portato personale esterno per sostituire i lavoratori in sciopero continuando a rifiutare qualsiasi tipo di interlocuzione con il sindacato. Tra i lavoratori alcuni hanno accusato malori e subito contusioni. Uno di loro è stato portato al pronto soccorso.

La protesta di lavoratori che denunciano salari da fame, turni massacranti e l’assenza delle misure minime di sicurezza non può trovare come risposta quella dei reparti antisommossa. Tanto più se tutto questo accade in un azienda già a processo al Tribunale di Bologna per i reati di caporalato, sfruttamento ed intermediazione illecita di manodopera. Sono infatti passati almeno nove anni da quando – anche qui a Campi Bisenzio – i lavoratori hanno iniziato a denunciare l’inferno di chi lavora negli appalti. In questi nove anni poco o nulla però è cambiato. Per questo il sindacato ed i lavoratori sono determinato ad andare fino in fondo nella lotta. Lo sciopero ed il picchetto continueranno ad oltranza. 

Il motto dell’azienda, scritto su tutti i furgoni, recita “La nostra forza è il prezzo”: sarebbero meglio dire che la loro forza è lo sfruttamento.

3 GIUGNO 2023

3 GIUGNO 2023
presidio al negozio mondo convenienza di prato

Protesta dei facchini e autisti in appalto Mondo Convenienza che da cinque giorni sono in sciopero nel magazzino di Campi Bisenzio in via Gattinella. La protesta è in corso al punto vendita di via dei Confini a Prato.

Basta con il sistema degli appalti dietro cui si nasconde lo sfruttamento ed il lavoro povero. Mondo Convenienza si faccia carico di risolvere la vertenza dei lavoratori che da anni si spaccano la schiena per portare e montare i mobili nelle case dei propri clienti.

10 GIUGNO 2023

10 GIUGNO 2023
fallisce la manifestazione
anti-sciopero dell'azienda. ai cancelli si resiste

Lo sciopero a Mondo Convenienza è arrivato al dodicesimo giorno. Più i giorni passano più aumenta l’adesione allo sciopero da parte di facchini e autisti che si stanno astenendo dal lavoro. 

L’azienda per oggi aveva programmato una “manifestazione anti-sciopero” che si sarebbe dovuta tenere alle 15:00 sotto la Prefettura di Firenze. La manifestazione è stata annullata per il rifiuto a parteciparvi da parte dei lavoratori che non stanno aderendo allo sciopero. A nulla sono valse prima le minacce nei loro confronti e poi l’offerta di 250 euro di “premio” per chi avesse partecipato. L’azienda ha deciso quindi di prendersi dei giorni per organizzare la messa in scena con personale dei magazzini di altre città.

Da ieri anche i lavoratori del magazzino di Pisa si sono rifiutati di sostituire i colleghi in sciopero a Campi. 

Dopo lo sgombero di ieri – che ha lasciato un lavoratore con una costola incrinata e crisi respiratoria in ospedale – l’azienda non è neanche riuscita a portare fuori tutti i furgoni per partire in consegna: nonostante i tentativi di sostituire gli scioperanti facendo pervenire autisti e facchini da mezza italia più di metà dei furgoni sono dovuti rimanere fermi nel piazzale per assenza di personale. 

I quotidiani interventi della polizia contro gli scioperanti sono sempre più vergognosi quanto inutili: lo sciopero va avanti, si allarga e continua a raccogliere il sostegno fuori dai cancelli di centinaia di lavoratori e cittadini del territorio, nonché di moltissimi ex-dipendenti Mondo Convenienza. 

L’idea di risolvere una vertenza sindacale con sgomberi e manganellate è inquietante e folle. Le vertenze sindacali, anche quelle dure come quella in corso a Mondo Convenienza, si risolvono solo con un accordo sindacale. E’ l’ora che Questura, Prefettura e azienda se ne rendano conto.

 

12 GIUGNO 2023

12 GIUGNO 2023
la vergogna della polizia contro i lavoratori in sciopero

Oggi, lunedì 12 giugno, ennesimo sgombero della polizia davanti ai cancelli di Mondo Convenienza in via Gattinella a Campi Bisenzio, per difendere un’azienda che rifiuta ogni confronto con il sindacato.

Siamo ormai a tredici giorni di sciopero. Ogni giorno feriale, dalla scorsa settimana, la polizia interviene per trascinare via, sempre più violentemente, lavoratori in sciopero e cittadini solidali, e consentire di andare in consegna ai camion carichi di mobili di Mondo Convenienza. Azienda che è già sotto inchiesta a Bologna e Ivrea per caporalato, sfruttamento, estorsione, maltrattamenti dei lavoratori con l’aggravante della discriminazione razziale.

I reparti antisommossa sono stati chiamati qui da fuori regione e alloggiano all’Hotel Bisenzio di Campi Bisenzio. Pronti ogni mattina a venire a picchiare e sgomberare i lavoratori in sciopero. Pernottamento, pranzo, cena e indennità di trasferta. Tutto a spese della cittadinanza. Tutto a spese dei lavoratori e delle lavoratrici che pagano le tasse con le trattenute in busta paga. Tutto per difendere un’azienda che, invece, tasse e contributi non li paga e non li vuole pagare. Tutto per difendere il caporalato, lo sfruttamento, le finte cooperative, i turni di 14 ore. Per consentire all’azienda di sostituire i lavoratori in sciopero con persone esterne portate qui da altre città.  

Anche oggi sono arrivate le ambulanze davanti ai cancelli di Mondo Convenienza, per soccorrere i lavoratori in sciopero malmenati dagli agenti, in una dinamica sempre più vergognosa in un momento in cui il governo del nostro Paese si è spostato all’estrema destra, nel silenzio assordante delle istituzioni locali e delle opposizioni.

Chiediamo al Sindaco di Campi Bisenzio e a tutte le forze politiche in Consiglio di condannare l’utilizzo quotidiano delle forze dell’ordine contro i lavoratori, che esercitano pacificamente il diritto di sciopero garantito dalla Costituzione per chiedere diritti e legalità lavorativa.

Lo sciopero prosegue a oltranza, pacifico e determinato, e continua a estendersi. Facchini, montatori e autisti di Mondo Convenienza continueranno a sedersi per terra, facendosi scudo solo dei propri abbracci, nonostante la violenza della polizia. L’unica soluzione per risolvere una vertenza sindacale è che l’azienda si sieda a un tavolo di trattativa sindacale per la regolarizzazione delle condizioni di tutti i lavoratori e la fine del regime di sfruttamento e insicurezza sul lavoro.

 

13 GIUGNO 2023

13 GIUGNO 2023
la polizia picchia i lavoratori contro un muro

In corso per il settimo giorno di fila sgombero a Mondo Convenienza per mandare i camion in consegna, che ogni giorno la polizia porta avanti in modo più violento.

Facchini, montatori e autisti nell’esercizio del diritto costituzionale di sciopero che vengono manganellati dagli agenti e presi a scudate contro al muro senza via di fuga. Pugni in faccia, testicoli stretti, braccia torte all’indietro. Persone a cui vengono sequestrati i telefono per cancellare i video degli sgomberi e delle violenze.

Ricordiamo di nuovo che l’azienda che la polizia difende quotidianamente e in modo vergognoso, è indagata per caporalato, sfruttamento, estorsione, maltrattamenti dei lavoratori con l’aggravante della discriminazione razziale a Bologna e Ivrea.

Un clima sempre più preoccupante, quello di un paese con l’estrema destra al governo dove la polizia si fa garante dello svolgimento regolare dell’attività di aziende che sfruttano ed evadono tasse e contributi, facendo quotidianamente violenza contro lavoratori che chiedono pacificamente i loro diritti seduti per terra, senza altra arma che la loro voce

22 GIUGNO 2023

22 GIUGNO 2023
sciopero a bologna. rachid picchiato dai caporali

Rashid, facchino in appalto di MondoConvenienza a Bologna, È finito all’ospedale con ossa e denti rotti dopo che una squadra di capi e caporali della cooperativa che va l’appalto (arrivati anche da fuori Bologna) lo ha aggredito mentre era in sciopero con i suoi colleghi davanti ai cancelli del magazzino bolognese.

Quello che è successo a Bologna è gravissimo. Quello che succede da dieci anni negli appalti #MondoConvenienza di tutta Italia è gravissimo: caporalato, turni di 14 ore, paghe da fame, assenza di misure di sicurezza. 

Nel 2023, in Italia, non si dovrebbe mai finire all’ospedale per aver rivendicato pacificamente i propri diritti. Nel 2023, in Italia, non dovrebbero esistere aziende che organizzano squadre di picchiatori contro gli chi sciopera. Vogliono che torni la paura, perché sulla paura fanno profitto da anni. Ma non ci sono riusciti e non ci riusciranno. Anche oggi a Bologna facchini, montatori e autisti MondoConvenienza sono in sciopero. Rashid è tra loro. Noi siamo con loro. 

A Firenze oggi sono 24 giorni di sciopero. Continuiamo a sostenere in tutte le forme questa battaglia di civiltà!

27 GIUGNO 2023. 8 ORE DI TAVOLO. L’AZIENDA CHIUSA A OGNI TRATTATIVA. AVANTI CON LO SCIOPERO A OLTRANZA

27 GIUGNO 2023
8 ORE DI TAVOLO. L’AZIENDA CHIUSA A OGNI TRATTATIVA. AVANTI CON LO SCIOPERO A OLTRANZA

Vergognose le posizioni dell’azienda oggi al tavolo. Chiusura totale davanti alle richieste delle rappresentanze sindacali. Chiusura addirittura sulla richiesta di registrazione dell’orario di lavoro con un badge. Chiusura anche sulla richiesta di ricondurre nell’ambito di quello che prevedono le leggi i trattamenti economici a titolo di trasferta. 

L’azienda vuole ancora i turni di 12-13 ore e gli straordinari non pagati.

Otto ore di tentativi di mediazione portati avanti insieme al consigliere Fabiani e le rappresentanze CGIL sono fallite perché non potevano che fallire di fronte ad una azienda che rifiuta qualsiasi percorso di regolarizzazione.

Ci sono questioni che vengono prima della definizione del CCNL giusto da applicare (Logistica o Pulizie Multiservizi). Non si tratta e non si fanno compromessi sul rispetto di leggi, norme e contratti. L’azienda invece, in una sede istituzionale, afferma sfacciatamente di voler rimanere fuori dal perimetro della legalità e dei contratti nazionali: questo è successo oggi. 

Lo sciopero ed il presidio continuano ad oltranza. Invitiamo a tutti, oggi più che mai, a sostenere questa battaglia di civiltà e diritti

7 LUGLIO 2023. CONTINUA AD ALLARGARSI LA LOTTA DEI LAVORATORI MONDO CONVENIENZA

7 LUGLIO 2023
CONTINUA AD ALLARGARSI LA LOTTA DEI LAVORATORI MONDO CONVENIENZA. inizia lo sciopero a torino

Ieri l’agitazione dei montatori, facchini ed autisti è iniziata anche al deposito di Torino, mentre a Firenze lo sciopero ed il presidio dei lavoratori è arrivato al trentanovesimo giorno. Questo avviene dopo che allo sciopero si sono già uniti nelle scorse settimane i lavoratori degli appalti Mondo Convenienza di Roma e Bologna. 

In tutta Italia si sciopera contro un regime di sfruttamento e caporalato di cui si conosce l’esistenza da almeno dieci anni. A raccontarla sono state già una miriade di inchieste giornalistiche. A denunciarle numerose vertenze sindacali. A interessarsene le Procure di Bologna e di Ivrea che procedono contro il Presidente del C.D.A. di Mondo Convenienza Holding SPA per i reati di sfruttamento e caporalato.

Il Si Cobas è intenzionato ad andare in fondo affinchè questa volta il “sistema Mondo Convenienza” non venga solo sbugiardato ma anche finalmente superato e ad ai lavoratori in appalto vengano riconosciuti i diritti, dignità e sicurezza sul lavoro.

In questi giorni la lotta dei lavoratori sta già determinando le prime crepe nel muro padronale. 

L’impegno da parte datoriale a concedere dei superminimi e la disponibilità mostrata nel tavolo prefettizio a Bologna a organizzare il lavoro su 8 ore e mezzo giornaliere, sono ben poca cosa rispetto alla reale posta in gioco, ma dimostrano ancora una volta che la lotta paga e porta sempre risultati.

Di seguito le nostre richieste:

– ORARIO DI LAVORO. Turni di otto ore per cinque giorni ed inserimento di un marcatempo per la registrazione e controllo delle effettive ore di lavoro. Attualmente i lavoratori costretti a lavorare su turni che normalmente superano le 12 ore, portando “a spalla” pesi incompatibili con le normative in materia di sicurezza. In nessuno dei depositi Mondo Convenienza è presente un marcatempo e gli straordinari non sono retribuiti.

– SICUREZZA E SALUTE.  Dotazione di carrelli elettrici e mezzi idonei di sollevamento per tutti gli equipaggi. Attualmente i lavoratori sono costretti a portare “a spalla” mobili, frigoriferi, cucine. Il risultato sono ernie e schiene spezzate. Pieno rispetto delle leggi in materia di sicurezza e salute, in particolare sui limiti ai pesi sollevabili manualmente.

– TRASFERTA GIORNALIERA. Riconoscimento dell’indennità di trasferta su base giornaliera, nel rispetto di quanto previsto da norme e contratto nazionale. Attualmente l’indennità di trasferta – che costituisce fino al 50% del salario netto – viene riconosciuta in forma piena su base mensile solo in caso di svolgimento di 22 giornate di lavoro. In questo modo qualsiasi assenza (malattia, ferie, permessi) comporta per il lavoratore una perdita di salario enorme anche in riferimento ai giorni già lavorati. Si tratta di un meccanismo – previsto dal “Regolamento Aziendale” – che costituisce un vero cappio al collo del lavoratore che rende nei fatti impossibile usufruire del diritto a malattia e scoraggia la denuncia di numerosi infortuni. 

– APPLICAZIONE CCNL LOGISTICA. Attualmente ai lavoratori vengono riconosciute le paghe previste dal CCNL Pulizie Multiservizi (si va dai 1180 € ai 1300 € lordi al mese), mentre per quanto riguarda la parte normativa l’azienda applica un “Regolamento Aziendale” (non sottoscritto da alcuna sigla sindacale) con cui taglia diritti in materia di ferie e malattia e si arroga un potere arbitrario sui lavoratori (addebiti e sospensioni illegittime della prestazione lavorativa utilizzati come continuo elemento di minaccia).

La condizione dei lavoratori Mondo Convenienza è emblematica rispetto alla piaga del lavoro povero. Come organizzazione sindacale abbiamo intenzione di far si che questa diventi un simbolo della battaglia per aumenti salariali generalizzati che assicurino una vita dignitosa senza dover accettare straordinari e turni infernali. 

Il Si Cobas quindi conferma lo stato di agitazione a livello nazionale sugli appalti Mondo Convenienza, richiedendo alla committenza e a tutte le società fornitrici di manodopera l’apertura di un tavolo nazionale per una risoluzione positiva della vertenza. Fino a quel momento, fermo restando lo sciopero ed il presidio ad oltranza davanti al deposito di Campi Bisenzio (FI), continueremo a promuovere scioperi ed iniziative sindacali nei tempi e nelle modalità che verranno decise dei lavoratori dei singoli appalti, continuando a lavorare per la diffusione massima di questa battaglia a livello nazionale

8 LUGLIO 2023. LETTERE A CHI SCIOPERA: GIUSTIFICATEVI VOI!

8 LUGLIO 2023
LETTERE A CHI SCIOPERA: GIUSTIFICATEVI VOI!

La società  RL2 (che gestisce l’appalto #MondoConvenienza di Campi Bisenzio) chiede ai lavoratori in sciopero di “giustificarsi” con una pioggia di lettere di contestazione disciplinare che è arrivata a chi sta rivendicando diritti e sicurezza sul lavoro.

Ma chi sta scioperando contro sfruttamento, paghe da fame e turni massacranti non ha nulla di cui doversi giustificare. Il diritto di sciopero è garantito dalla nostra Costituzione. Ed è sacrosanto il suo esercizio, soprattutto quando ad esercitarlo sono lavoratori costretti a lavorare 12 ore al giorno dal lunedì al sabato, portando a spalla cucine e frigoriferi per paghe da fame. 

Su cosa fonda le accuse l’azienda? Sul proprio “Regolamento Aziendale”, chiaro! Perché siamo di fronte ad un azienda che si è chiamata fuori dall’applicazione dei CCNL e delle leggi e si è scritta da sola le regole del gioco. Su tutto: retribuzioni, ferie, malattie, orari di lavoro, potere disciplinare. Ed anche sul diritto di sciopero. È sempre “tutto in regola”, perché le regole le hanno scritte loro. 

Noi non ci stiamo. Negli ultimi dieci anni i licenziamenti sono stati l’unica risposta di Mondo Convenienza ai tanti tentativi di sindacalizzazione nelle filiera degli appalti. Anche stavolta seguiranno lo stesso copione? Vedremo. Una cosa è sicura: questa volta sarà diverso. Perché questa volta è già diversa. Chi presidia da quasi quaranta giorni l’azienda la paura se la è già lasciata alle spalle. 

Con o senza lettere di licenziamento, nessuno lascerà i cancelli di via Gattinella. La lotta continua, fino alla vittoria

9 LUGLIO 2023

9 LUGLIO 2023
in centinaia al negozio mondo convenienza in solidarietà allo sciopero

Almeno 200 solidali oggi sono partiti dalla due giorni e anniversario di lotta #GKN e hanno “invaso” il punto vendita di #MondoConvenienza a Prato per sostenere i lavoratori arrivati al quarantesimo giorno di sciopero e presidio. 

Lo sciopero si allarga. A #Firenze, #Bologna e #Roma si sono uniti anche i lavoratori dell’appalto di #Torino. Ma anche la solidarietà si moltiplica. Superati soglia 7000 euro al crowfounding a sostegno degli scioperanti. Anche ARCI ed ANPI hanno rinnovato il sostegno alla battaglia per i diritti dei lavoratori.

L’azienda è sempre più sola. Riconosca immediatamente i diritti dovuti a chi gli ha permesso profitti milionari.

12 LUGLIO 2023

12 LUGLIO 2023
continua lo sciopero a mondo convenienza settimo torinese (to)

Da questa mattina, 12 luglio, lo sciopero nei magazzini di Mondo Convenienza, partito 43 giorni fa a Campi Bisenzio e già esteso a Roma e Bologna, è arrivato anche al magazzino di Torino. I lavoratori della Veneta Logistic (che ha l’appalto del magazzino di Settimo Torinese) un mese fa venivano mandati a Campi Bisenzio per sostituire i loro colleghi in sciopero. Un mese dopo lo sciopero lo stanno facendo anche loro. Consegne e montaggi fermi anche a Torino.

In tutta Italia cambiano i nomi delle società che gestiscono gli appalti ma il sistema è sempre lo stesso: paghe da fame, contratti truffa, turni di 12-14 ore, mancanza assoluta di sicurezza.

Dicevano che questo sciopero “non sarebbe arrivato da nessuna parte”. E invece sta facendo il giro d’Italia. Si allarga e si diffonde come un grido di rivolta e di speranza: “Mai più schiavi!”.

Intanto a Firenze, questa sera i lavoratori in sciopero saranno ospiti dell’A.N.P.I. al Circolo Unione Operaia Colonnata per l’iniziativa “Resistenza ieri e oggi” insieme agli operai GKN e all’Istituto Storico della Resistenza Toscana, per una discussione e una cena per raccogliere fondi a sostegno dello sciopero.

Domani sera 13 luglio alle ore 21:00 davanti ai cancelli di Mondo Convenienza, al presidio permanente di via Gattinella, sarà invece presente la Dirty Old Band per un concerto di musica irlandese e canti popolari di lotta.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare e a continuare a contribuire al crowdfunding per sostenere i lavoratori che stanno continuando a unirsi allo sciopero, e che coraggiosamente stanno portando avanti questa battaglia per i diritti e la dignità di tutti, contro il sistema degli appalti e il lavoro povero.

14 LUGLIO 2023. MONDOCONVENIENZA: CAPORALI IN PRESIDIO. LE ISTITUZIONI NON CEDANO AL RICATTO

14 LUGLIO 2023
MONDOCONVENIENZA: CAPORALI IN PRESIDIO. LE ISTITUZIONI NON CEDANO AL RICATTO

Non esiste nessuna “protesta di lavoratori contrari allo sciopero”. A capitanare il gruppo che stamattina è andato sotto il Comune di Campi Bisenzio – come testimoniato dalle immagini – ci sono capi e caporali delle diverse cooperative che gestiscono gli appalti Mondo Convenienza di Campi, Bologna, Pisa, Torino, Venezia. Tra di loro le stesse facce dei protagonisti dell’aggressione violenta ai lavoratori in sciopero a Bologna dello scorso 20 giugno che costò un braccio fratturato e denti rotti ad alcuni scioperanti.
Sono proprio questi soggetti che fanno parte della “delegazione” che ha chiesto di essere ricevuta dalla giunta comunale fingendosi lavoratori.

Lo sciopero sta crescendo in adesioni a Campi ed in tutta Italia (più di cento i lavoratori al terzo giorno di sciopero a Torino) perché non esistono lavoratori contenti di lavorare 12 o 14 ore al giorno dal lunedì al sabato per salari da fame. E’ un sistema che si fonda ovunque sulla paura e sul ricatto, e non certo sul consenso. I lavoratori si dividono tra chi sciopera e chi è ancora sotto il ricatto dei caporali.

Lo stesso ricatto che quotidianamente è esercitato sui lavoratori oggi Mondo Convenienza prova ad esercitarlo sulle istituzioni, arrivando a minacciare la chiusura dell’appalto e licenziamenti di massa. Per cosa? All’azienda non si sta chiedendo la luna. Si sta chiedendo di inserire un marcatempo per conteggiare e retribuire gli straordinari, per farla finita con i turni di 14 ore e gli straordinari non pagati. Si sta chiedendo di applicare il contratto collettivo nazionale invece che questo “regolamento aziendale”  con cui l’azienda si è scritta da sola le regole del gioco. Si sta chiedendo di rispettare le leggi sul trattamento di trasferta, ed eliminare un sistema che unisce la spudorata evasione dei contributi INPS ad un cappio stretto al collo dei lavoratori: chi va in malattia anche per pochi giorni, oggi, rischia una perdita fino al 40% del proprio stipendio.

Bisogna davvero chiedersi: “di cosa stiamo parlando?”. Si chiede all’azienda di rispettare le leggi. E l’azienda, pur di non rispettarle, minaccia licenziamenti e inscena proteste antisindacali.
Le istituzioni tengano il punto. Non si possono fare compromessi sul rispetto delle leggi e dei contratti. Non si può cedere di fronte a un’azienda che fattura 1,2 miliardi l’anno e vuole continuare a fare impresa sullo sfruttamento dei chi lavora. 

15 LUGLIO 2023. SOLIDARIETÀ AL COMUNE DI CAMPI BISENZIO. INACCETTABILE RICATTO DELL’AZIENDA SUI DIRITTI

15 LUGLIO 2023
SOLIDARIETÀ AL COMUNE DI CAMPI BISENZIO. INACCETTABILE RICATTO DELL’AZIENDA SUI DIRITTI

Esprimiamo massima solidarietà al Comune di Campi Bisenzio ed alla giunta. Quello che sta accadendo da ieri è inquietante ed inaccettabile.  L’azienda sta ricattando le istituzioni democratiche radunando sotto il Comune di Campi capi, caporali ed una manciata di dipendenti eterodiretti dai vertici aziendali provenienti per la grande maggioranza da Pisa e Bologna. I furgoni aziendali stanno occupando la piazza e le strade adiacenti. Si deve smettere di chiamare quello che sta accadendo “scontro tra lavoratori”.

Il Comune di Campi Bisenzio è sotto tiro da parte dell’azienda per aver richiesto – insieme alla Regione Toscana ed alle organizzazioni sindacali – il rispetto delle leggi e dei contratti nel deposito Mondo Convenienza di via Gattinella. 

Il prolungarsi di questa vertenza e dello sciopero continua ad essere dovuto unicamente alla totale chiusura dell’azienda su richieste minime di rispetto della legalità come l’inserimento di un marcatempo ed il rispetto di quello che prevedono i contratti nazionali, oggi negli appalti Mondo Convenienza ridotti a cartastraccia da un “Regolamento Aziendale” con cui l’azienda si è scritta da sola le regole del gioco.

L’azienda protesta e crea disagi alla cittadinanza (oggi non si è potuto tenere il rituale mercato) perché gli si chiede di smetterla di sfruttare i propri dipendenti su turni di 12 o 14 ore al giorno con paghe da fame e pagate in buona parte con voci ese in tasse e contributi INPS. Il ricatto deve essere respinto da tutto il territorio.

Mercoledì, insieme al Comune di Campi ed alla Regione Toscana, saremo di nuovo al tavolo convocato dall’Unità di Crisi. L’azienda la smetta di scavare il fondo e si metta in testa che leggi e contratti devono essere rispettati.

Per martedì sera alle 20:00 invitiamo la cittadinanza, le istituzioni e le associazioni del territorio solidali a partecipare ad un’assemblea aperta che si terrà davanti ai cancelli del deposito Mondo Convenienza di via Gattinella, dove da un mese e mezzo continua lo sciopero. Questa lotta, sempre di più, deve essere vinta da tutti per tutti. 

24 LUGLIO 2023. SULLA MANIFESTAZIONE MONDO CONVENIENZA A CAMPI

24 LUGLIO 2023
SULLA MANIFESTAZIONE MONDO CONVENIENZA A CAMPi

Quasi mille. In una domenica sera di un fine luglio torrido. A Campi Bisenzio. 

A Mondo Convenienza non c’è è più soltanto una vertenza sindacale. A Mondo Convenienza si lotta per un futuro diverso. Per un lavoro diverso. Per il diritto ad una vita più bella. Per tutti e tutte. 

È ancora dura e sarà ancora lunga. Ma il corteo di ieri è una conferma: possiamo vincere.

Perché c’è qualcosa che sfugge al nemico in questa vertenza. O forse più di una. È quello che ha fatto la resistenza ai dieci giorni di assedio militare e sgomberi in via Gattinella. Che fa viaggiare la lotta come un virus tra i piazzali Mondo Convenienza da nord a sud. Che porta al presidio studenti e pensionati. Che rende per molti le aiuole strette di via Gattinella il posto più bello in cui volere stare, rinunciando a ferie e viaggi programmati. 

Ce lo dobbiamo ripetere. Possiamo vincere. 

La lotta non ha nulla da temere. Perché ha già affrontato tutto. Possiamo vincere. 

Gridiamolo forte. A chi dice “avete ragione” ma “tanto non cambierà”, “non si può vincere”. Anche a loro sfugge qualcosa. Non capiscono oppure non vogliono capire. Sono gli unici di cui ci dobbiamo preoccupare.

1 agosto 2023

1 AGOSTO 2023
la lotta non è finita, anche se i giornali lo annunciano

Siamo cauti. L’impegno assunto da Mondo Convenienza ad obbligare le ditte in appalto ad abrogare i Regolamenti Aziendali truffa e ad applicare il contratto nazionale sarà un passo avanti importante in questa vertenza se a questo impegno seguiranno i fatti. Sarebbe un risultato importante ottenuto grazie a più di sessanta giorni di sciopero e resistenza dei lavoratori ai cancelli di via Gattinella. Anche se resterebbe ancora da capire a quale contratto nazionale si fa riferimento: quello delle pulizie o quello logistica. Fino a quel momento il presidio e lo sciopero continuano.

Al momento non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione da parte della RL2 di voler procedere in questo senso. La situazione è ancora quella di un azienda che ha disertato – insieme alla committenza Mondo Convenienza – il tavolo di mediazione in Regione Toscana con i rappresentanti e delegati dei lavoratori in sciopero. E di venticinque lavoratori licenziati per aver scioperato.

È certo che Mondo Convenienza ha il potere di obbligare le ditte in appalto al rispetto di leggi e contratti. Aspettiamo insieme ai lavoratori in sciopero a questo punto di essere contattati dalla RL2. Scopriremo nelle prossime ore se si tratta davvero di una svolta. Perché gli impegni a cui non seguono i fatti sono chiacchiere. E senza cambiamenti la lotta continua.

Ci auguriamo che l’azienda abbiamo davvero compreso che la soluzione della vertenza sta solo nell’ambito della proposta condivisa con Regione Toscana e Comune di Campi Bisenzio al tavolo dell’Unita di Crisi: abolizione del regolamento azienda e  applicazione del CCNL, rispetto delle norme dell’indennità di trasferta, inserimento di un marcatempo per registrare e retribuire le ore di lavoro, garantire la sicurezza sul lavoro e ritiro dei licenziamenti ritorsivi contro chi ha scioperato.

31 agosto 2023

31 agosto 2023
agosto è passato, lo sciopero continua

Agosto è passato.

Lo sciopero dei montatori, facchini ed autisti in appalto di Mondo Convenienza prosegue, così come resiste il presidio permanente davanti ai cancelli di via Gattinella a Campi Bisenzio, ormai vicino al suo centesimo giorno.

Altro che vertenza conclusa, come annunciato dalla CGIL ormai un mese fa. Qui nulla è ancora cambiato. Per questo la lotta prosegue e nelle prossime settimane la mobilitazione si estenderà a tutto il paese, dalla Sicilia al Piemonte.

I lavoratori pretendono trasparenza e risposte alle loro sacrosante rivendicazioni.

4 settembre 2023. tentato sgombero del presidio sindacale di mondo convenienza

4 settembre 2023
tentato sgombero del presidio sindacale di mondo convenienza

Le forze dell’ordine sono venute stamattina con intento chiaro e dichiarato: smantellare il presidio sindacale di autisti, montatori e facchini di Mondo Convenienza che da 98 giorni sono in sciopero contro un gigante del mobile che fattura miliardi mentre siede sul banco degli imputati in tribunale accusato di sfruttamento e intermediazione illecita di manodopera. 

I reparti antisommossa sono arrivati infatti insieme ai camion di Alia ed i mezzi dei Vigili del Fuoco. L’intenzione era fare macerie da gettare in discarica di tende, gazebi e gli altri materiali del presidio che sono stati acquistati grazie alla solidarietà e al sostegno del territorio e di migliaia di persone che da tutta Italia hanno contribuito al crowdfunding per sostenere questa lotta per i diritti. Parte di questo materiale è stato effettivamente distrutto dalla polizia, che senza alcun tipo di rispetto verso questi lavoratori è intervenuta all’alba rompendo tende e gazebi.

Lo sgombero è stato evitato in extremis dopo l’arrivo di molti solidali, tra cui decine di lavoratori di altre aziende del territorio che hanno deciso di scioperare in solidarietà, e l’intervento della Regione Toscana con il consigliere del Presidente Valerio Fabiani e del Comune di Campi Bisenzio.

Dice il falso chi racconta di un’operazione per consentire ai clienti di ritirare la merce e di una mediazione raggiunta con questo risultato. È falso per il semplice motivo che da sempre – e fino a ieri – i clienti non hanno mai smesso di poter ritirare la merce acquistata dal magazzino di via Gattinella. 

L’azienda sperava che lo sciopero non avrebbe superato il caldo di agosto. Non è andata così. 
 
Questo tentativo di “soluzione” militare resta – anche se incompiuto – un oltraggio al diritto di sciopero. 

Non è accettabile che si cerchi di garantire manu militari i profitti di un’azienda che calpesta sistematicamente i diritti di facchini autisti e montatori in tutta Italia, che diserta i tavoli di trattativa regionali e che ad oggi continua a rifiutarsi anche solo di inserire un marcatempo in magazzino. Non può passare l’idea che le aziende in Italia possano non presentarsi ai tavoli istituzionali, rifiutarsi di applicare contratti nazionali, misure di sicurezza sul lavoro, forme di misurazione dell’orario di lavoro per evitare di pagare gli straordinari, e poi vengano “premiate” attaccando chi sciopera per il ripristino della legalità e dei diritti davanti ai loro cancelli.
 
Il 15 settembre la Cgil siederà con l’azienda committente a un tavolo nazionale a Roma. Il merito di questo tavolo è tutto da verificare: che siano fatti e non vuote promesse, che si elimini dagli appalti Mondo Convenienza il contratto Multiservizi con le sue paghe misere e si applichi il contratto della Logistica come recitano le magliette stampate che i lavoratori indossano, che venga effettivamente cancellato il famigerato Regolamento Aziendale che va in deroga a tutte le normative sul lavoro e impedisce ai lavoratori di andare in malattia o in infortunio pena il taglio di un terzo dello stipendio, che l’orario di lavoro venga finalmente misurato e giustamente retribuito.

Su tutto questo continueremo a vigilare con lo sciopero e il presidio davanti ai cancelli di via Gattinella, come abbiamo fatto negli ultimi 98 giorni. 
Intanto già da mercoledì lo sciopero “festeggerà” i suoi cento giorni, con un’assemblea pubblica e una cena a sostegno dei lavoratori che coraggiosamente stanno combattendo per cambiare questo sistema di sfruttamento. 
 
Dall’8 al 15 settembre invece ci sarà la mobilitazione nazionale Mondo Convergenza ai negozi a cui parteciperanno più di 15 città italiane.
 

14 settembre 2023. comunicato sul tavolo nazionale del 15 settembre

14 settembre 2023
comunicato sul tavolo nazionale del 15 settembre

1. Domani si terrà a Roma un tavolo tra le segreterie nazionali di categoria dei sindacati confederali e #MondoConvenienza. Questo vuol dire che non è invitata nessuna rappresentanza dei lavoratori in appalto, nessuna delegazione di chi da più di cento giorni sta scioperando a Campi Bisenzio e non solo. Quando è così, c’è qualcosa che evidentemente non torna. 

2. Il tavolo di domani è il “secondo round” dopo quello del 31 luglio scorso. Da quel tavolo i sindacati confederali uscirono con un generico impegno di Mondo Convenienza a “chiedere” alle società in appalto di applicare “un” Contratto Collettivo Nazionale, senza specificare quale. Il giorno dopo tutta la stampa riprese i roboanti comunicati che annunciavano “Conclusa la vertenza dei facchini e montatori”. Non era così. E fummo costretti a smentire. Ci organizziamo per resistere ad agosto, verificando che non solo gli impegni erano indefiniti ma non vi era seguito assolutamente nulla. E lo sciopero ed il presidio sono così continuati perché non c’era nessun motivo per terminarli.

3. Il 3 settembre sono arrivati i reparti antisommossa e compagnia cantante a rendere evidente che No, la vertenza non era chiusa. Dopo aver resistito tutto agosto il presidio ha respinto lo sgombero. Grazie al territorio e alla sua solidarietà che ha fatto da scudo. Da quel momento tutta la narrazione “ufficiale” ha proiettato l’attenzione sul prossimo tavolo di domani dove la vertenza-risolta-ma-non-risolta si risolverà. 

4. In diversi sui giornali si dichiarano “ottimisti” sull’esito del tavolo. Secondo loro “andrà bene”. Ce lo auguriamo anche noi. Il punto qui è chiarire cosa si intende per “andare bene”. Questo non lo dice nessuno. O meglio, nessuno tranne chi da tre mesi porta avanti richieste semplici con molta chiarezza: Applicazione del CCNL Logistica, inserimento di un marcatempo e ritiro dei licenziamenti ritorsivi con chi si è ribellato allo sfruttamento. Chiarezza, coerenza e determinazione: dal 30 maggio sono gli elementi che alimentano la lotta. La stessa chiarezza e la stessa coerenza la chiediamo a tutti. 

5. Abolire i Regolamenti Aziendali illegittimi salvando il CCNL Pulizie e Multiservizi sarebbe una vera e propria truffa. Nei confronti di tutti i lavoratori in appalto, nei confronti di chi sciopera da tre mese, nei confronti di un territorio che si è fatto parte di questa battaglia. 

6. Non c’è nessun dubbio che i lavoratori svolgano attività di logistica e non di pulizie. 

7. CCNL Multiservizi vuol dire paghe dai 6,80 euro ai 7,5 euro. CCNL Logistica vuol dire paghe dagli 8,80 euro ai 10,65 euro . Multiservizi è lavoro povero. Logistica è salario minimo. Di questo stiamo parlando. Non è una questione da addetti ai lavori. 

8. In queste settimane si è fatto gran parlare di salario minimo legale. In molti hanno sostenuto la proposta di legge che lo fisserebbe ai 9,00 euro orario. Per molti nel mondo reale in cui si deve lavorare per vivere resterebbero troppo pochi. Per il parlamento italiano sono invece troppi. 

9. A chi ha sostenuto e sostiene quella proposta di legge chiediamo un atto di coerenza. Il vostro posto in questo momento dovrebbe essere al fianco dei facchini, montatori ed autisti. E questo vuol dire sostenere l’applicazione del CCNL Logistica contro l’attuale CCNL Multiservizi. Senza se e senza ma. Perché la lotta al lavoro povero non può aspettare un nuovo Parlamento. È qui. È ora. È un urgenza che vivono milioni di lavaratrici e lavoratori. Molte di loro lavorano negli appalti, spesso pubblici (ospedali, scuole, musei ecc), e il loro sfruttamento ha un numero: CCNL Multiservizi.

16 settembre 2023. comunicato sull'esito del tavolo nazionale di ieri

16 settembre 2023
comunicato sull'esito del tavolo nazionale di ieri

1. Domani si terrà a Roma un tavolo tra le segreterie nazionali di categoria dei sindacati confederali e #MondoConvenienza. Questo vuol dire che non è invitata nessuna rappresentanza dei lavoratori in appalto, nessuna delegazione di chi da più di cento giorni sta scioperando a Campi Bisenzio e non solo. Quando è così, c’è qualcosa che evidentemente non torna. 

2. Il tavolo di domani è il “secondo round” dopo quello del 31 luglio scorso. Da quel tavolo i sindacati confederali uscirono con un generico impegno di Mondo Convenienza a “chiedere” alle società in appalto di applicare “un” Contratto Collettivo Nazionale, senza specificare quale. Il giorno dopo tutta la stampa riprese i roboanti comunicati che annunciavano “Conclusa la vertenza dei facchini e montatori”. Non era così. E fummo costretti a smentire. Ci organizziamo per resistere ad agosto, verificando che non solo gli impegni erano indefiniti ma non vi era seguito assolutamente nulla. E lo sciopero ed il presidio sono così continuati perché non c’era nessun motivo per terminarli.

3. Il 3 settembre sono arrivati i reparti antisommossa e compagnia cantante a rendere evidente che No, la vertenza non era chiusa. Dopo aver resistito tutto agosto il presidio ha respinto lo sgombero. Grazie al territorio e alla sua solidarietà che ha fatto da scudo. Da quel momento tutta la narrazione “ufficiale” ha proiettato l’attenzione sul prossimo tavolo di domani dove la vertenza-risolta-ma-non-risolta si risolverà. 

4. In diversi sui giornali si dichiarano “ottimisti” sull’esito del tavolo. Secondo loro “andrà bene”. Ce lo auguriamo anche noi. Il punto qui è chiarire cosa si intende per “andare bene”. Questo non lo dice nessuno. O meglio, nessuno tranne chi da tre mesi porta avanti richieste semplici con molta chiarezza: Applicazione del CCNL Logistica, inserimento di un marcatempo e ritiro dei licenziamenti ritorsivi con chi si è ribellato allo sfruttamento. Chiarezza, coerenza e determinazione: dal 30 maggio sono gli elementi che alimentano la lotta. La stessa chiarezza e la stessa coerenza la chiediamo a tutti. 

5. Abolire i Regolamenti Aziendali illegittimi salvando il CCNL Pulizie e Multiservizi sarebbe una vera e propria truffa. Nei confronti di tutti i lavoratori in appalto, nei confronti di chi sciopera da tre mese, nei confronti di un territorio che si è fatto parte di questa battaglia. 

6. Non c’è nessun dubbio che i lavoratori svolgano attività di logistica e non di pulizie. 

7. CCNL Multiservizi vuol dire paghe dai 6,80 euro ai 7,5 euro. CCNL Logistica vuol dire paghe dagli 8,80 euro ai 10,65 euro . Multiservizi è lavoro povero. Logistica è salario minimo. Di questo stiamo parlando. Non è una questione da addetti ai lavori. 

8. In queste settimane si è fatto gran parlare di salario minimo legale. In molti hanno sostenuto la proposta di legge che lo fisserebbe ai 9,00 euro orario. Per molti nel mondo reale in cui si deve lavorare per vivere resterebbero troppo pochi. Per il parlamento italiano sono invece troppi. 

9. A chi ha sostenuto e sostiene quella proposta di legge chiediamo un atto di coerenza. Il vostro posto in questo momento dovrebbe essere al fianco dei facchini, montatori ed autisti. E questo vuol dire sostenere l’applicazione del CCNL Logistica contro l’attuale CCNL Multiservizi. Senza se e senza ma. Perché la lotta al lavoro povero non può aspettare un nuovo Parlamento. È qui. È ora. È un urgenza che vivono milioni di lavaratrici e lavoratori. Molte di loro lavorano negli appalti, spesso pubblici (ospedali, scuole, musei ecc), e il loro sfruttamento ha un numero: CCNL Multiservizi.

19 settembre 2023. messaggio dei lavoratori dai cancelli di via gattinella

19 settembre 2023
messaggio dei lavoratori dai cancelli di via gattinella

“Dateci il verbale”. È questa la richiesta dei lavoratori in appalto di Mondo Convenienza di Campi Bisenzio. A distanza di quattro giorni dal tavolo nazionale dei sindacati confederali, a cui non è stato invitato nessun rappresentante dei lavoratori in sciopero, è tutto un rimbalzare di notizie contraddittorie sull’accordo raggiunto. I lavoratori chiedono una cosa semplice: hanno diritto a conoscere i contenuti effettivi del verbale. E a valutarlo di conseguenza.

Ad oggi parlano solo i comunicati. E questi comunicati (di aziende a sindacati) parlano di conferma del CCNL Pulizie e Multiservizi (quello delle paghe da 6,80 euro lordi) e abolizione del Regolamento Aziendale, ma con mantenimento delle stesse condizioni economiche. I lavoratori vogliono sapere questo: se domani rientrassero a lavoro (e allo stato attuale non potrebbero comunque farlo, visto che in 25 sono stati licenziati ritorsivamente per lo sciopero) che cosa sarebbe cambiato rispetto al 30 di maggio? Perché la risposta pare essere: nulla. Se così non è, i lavoratori – e noi con loro – sarebbero i primi ad essere felici di essere smentiti.

Mondo Convenienza e le società in appalto parlano inoltre di un rinvio della trattativa per “valutare compatibilità, sostenibilità e applicabilità del CCNL Logistica” (comunicato ANSI). Nessun impegno vincolante quindi in questo senso, ma solo, evidentemente, un nuovo rinvio della questione dopo 113 giorni dall’inizio della vertenza.

Altri più recenti comunicati da parte sindacale dicono invece che l’accordo sancirebbe l’applicazione del CCNL Logistica in un vicino futuro.

Il fatto è che c’è una differenza sostanziale tra impegnarsi a fare davvero qualcosa e impegnarsi a “valutarne la compatibilità”. Perché non c’è nessun dubbio che sia il CCNL Logistica il contratto giusto, a meno che qualcuno voglia sostenere che Mondo Convenienza venda ai clienti servizi di pulizie.

Partiamo da qui: facciamo parlare i verbali e non i comunicati.

E poi riparta il lavoro del tavolo regionale con tutte le organizzazioni sindacali e l’azienda. Lì si dovranno chiarire le intenzioni di Mondo Convenienza e società appaltatrici su contratto, marcatempo e licenziamenti. Quei famosi punti minimi che, ancora, non sembrano aver trovato risposte.

La vertenza, insomma, è tutt’altro che chiusa. E nessuno deve pensare che si possa chiudere manu militari, con uno sgombero del presidio di via Gattinella che, a oggi rappresenta, l’unica vera e concreta speranza per tutti i lavoratori in appalto di questo gigante del mobile da miliardi di fatturato.

 

22 settembre 2023
Sull’assemblea pubblica dei lavoratori in sciopero Mondo Convenienza

22 settembre 2023
Sull’assemblea pubblica dei lavoratori in sciopero Mondo Convenienza

Dall’assemblea aperta di stasera ne usciamo con due certezze. 

1. Dalla voce dei lavoratori: ci sarà ancora bisogno di tornare a mobilitarsi nelle prossime settimane per continuare a fare quello che abbiamo fatto con efficacia in questi mesi, mantenendo la vertenza ancora tutta aperta. Continuando a farlo con la trasparenza e chiarezza di obiettivi che l’assemblea dei lavoratori ha sempre avuto. Stiamo pronti.

2. Dalla voce dellə solidali: difendere questo presidio sindacale è fare un regalo non solo alle migliaia di persone che lavorano come facchini e autisti montatori, ma anche a sé stessə. Perché è un luogo dove insieme stiamo costruendo, giorno per giorno, alba per alba, assemblea per assemblea, cena per cena, una vita più bella. E nei prossimi giorni ci sarà bisogno di continuare anche a fare questo: difenderlo da ogni attacco che altri forse proveranno a portargli.

Come abbiamo imparato dal Collettivo Di Fabbrica Gkn, che ci ha gentilmente ospitato per ripararci dalla pioggia, restiamo appiccicati. Così, possiamo vincere.

23 settembre 2023
sciopero al magazzino mondo convenienza di pisa

23 settembre 2023
sciopero al magazzino mondo convenienza di pisa

Stamani siamo partiti da Campi Bisenzio per andare davanti ai cancelli Mondo Convenienza di Pisa.
La vertenza è aperta. Possiamo vincere. 

Aspettare i tavoli vuol aspettare il logoramento della lotta. E ai tavoli senza lotta non avrebbe neanche senso andare.
Ci vuole uno sciopero nazionale di tutti gli appalti Mondo Convenienza. Se non ora, quando?

 

27 settembre 2023
sull'incontro in Regione Toscana

27 settembre 2023
sull'incontro in Regione Toscana

La vertenza è aperta. Ora ci vogliono risposte concrete alle richieste dei lavoratori.

I lavoratori vogliono prima di tutto certezza e chiarezza sul percorso per dovrà portare all’applicazione del CCNL Logistica, sostituendo l’attuale applicazione del CCNL Pulizie Multiservizi.

Dopo l’incontro di oggi in Regione siamo in attesa del tavolo con le aziende della prossima settimana.

Al tavolo di trattativa atteso a giorni porteremo anche le richieste unitarie di ritiro dei licenziamenti ritorsivi contro chi ha scioperato, l’inserimento in azienda di un marcatempo e garanzie sul superamento del meccanismo diabolico e ricattatorio che fino ad ora ha regolato le indennità di trasferta. Questioni non secondarie, perché l’annunciato ritiro del Regolamento Aziendale dal 1 ottobre è  evidente che deve tradursi in un effettivo cambiamento delle condizioni di lavoro dei lavoratori in appalto e non può rimanere una questione di pura formalità.

C’è il diritto di tutti i lavoratori in sciopero a tornare al lavoro, insieme a quello di tornare a lavoro non più alle condizioni intollerabili per cui hanno scioperato. Su questi punti abbiamo registrato un unità di tutti i soggetti all’incontro di aggiornamento di oggi in Regione.

In via Gattinella il presidio intanto continua così come lo sciopero di facchini, autisti e montatori.

 

30 settembre 2023
I lavoratori chiedono: cosa cambia?

30 settembre 2023
I lavoratori chiedono: cosa cambia?

1. Qualche giorno fa, sulla chat aziendale della RL2, la ditta che gestisce l’appalto Mond Convenienza di Campi Bisenzio, è arrivato un messaggio per i lavoratori. Il messaggio spiega “cosa cambierà dal 1 ottobre”, ovvero cosa significherà concretamente la “abolizione del Regolamento Aziendale con conservazione delle condizioni economiche già in essere” annunciata dopo il tavolo nazionale del 15 settembre.

2. Secondo quello che c’è scritto in questo messaggio, l’indennità di trasferta rimarrebbe “INVARIATA”. Il maiuscolo è loro.

3. A quindici giorni di distanza dal tavolo nazionale tra sindacati confederali e azienda abbiamo, da una parte, i comunicati stampa (contraddittori tra loro); dall’altra, ora abbiamo i messaggi Telegram. I verbali degli accordi raggiunti ai tavoli con i sindacati confederali, invece, sono ancora non pervenuti. I comunicati stampa dicono che l’abolizione del Regolamento Aziendale include il superamento del vecchio sistema intollerabile delle trasferte. Il messaggio Telegram dice, invece, che rimane tutto come prima.

4. “Come prima” vuol dire che l’indennità di trasferta (che per un autista è il 40% del salario) viene pagata solo al raggiungimento di 22 giornate di presenza al lavoro in un mese. Sotto i 22 giorni si dimezza. E sotto ancora sparisce. Come denunciamo da tempo, si tratta di un meccanismo diabolico che fa pagare caro al lavoratore qualsiasi tipo di assenza (anche se giustificata da malattia, ferie o infortunio). Perché se non raggiungi i 22 giorni, perdi una parte importante del salario anche per tutti i giorni del mese in cui hai lavorato.

5. 22 giorni lavorativi in un mese non sempre ci sono. Di fatto la “trasferta mensile” obbliga il lavoratore al lavoro straordinario del sabato per avere la garanzia di “raggiungere i giorni per la trasferta”.

6. Finché negli appalti Mondo Convenienza ci sarà la “trasferta mensile”, si sarà costretti a lavorare il sabato non “per arrotondare”, ma per non vedersi tagliato il salario guadagnato dal lunedì al venerdì. Si sarà costretti ad andare a lavoro malati per non vedersi tagliato il salario guadagnato quando si era in salute.

7. E se per raggiungere i 22 giorni al mese devi per forza fare lo straordinario il sabato (non tutti i mesi hanno 22 giorni lavorativi), c’è anche un altro enorme problema: il tuo padrone è libero di “concedertelo” oppure no. Lo straordinario non è dovuto. Te lo “concede” se gli va. Altrimenti stai a casa. E perdi tutta la trasferta.

8. In sintesi: per non vedermi tagliato del 40% lo stipendio del mese, devo lavorare 22 giorni; per lavorare 22 giorni, non devo fare malattie, permessi o denunciare infortuni; ma visto che non sempre basta questo a raggiungere quota 22 devo anche lavorare i sabati; ma per lavorare i sabati devo “fare quello che mi dicono” visto che, in ogni momento, l’azienda può dirmi “il sabato stai a casa”; per poter lavorare i sabati, devo SEMPRE lavorare i sabati, perché se una volta dico NO mi lasciano a casa le altre volte e non raggiungo i 22 giorni.

9. Soprattutto: affinché l’azienda mi “conceda” di lavorare i sabati, devo accettare dal lunedì al venerdì di lavorare 12 ore al giorno (senza straordinari pagati, perché non c’è il marcatempo) per finire giri di consegne e montaggi infiniti. In definitiva, per avere la trasferta devo lavorare gratis 4 ore al giorno dal lunedì al venerdì in modo che mi venga “concesso” di lavorare 12 ore anche il sabato (!!!). È esagerato dire che è un meccanismo diabolico?

10. Diabolico… ed illegale. Perché è la legge che prevede che le indennità di trasferta vengano erogate su base giornaliera. Non è un capriccio dei lavoratori in sciopero. Quindi esattamente, perché ne stiamo ancora parlando?

11. Marcatempo INSIEME A trasferta giornaliera sono le “condizioni minime”. E devono stare insieme per avere un effetto. CONCRETO. Questo perché il marcatempo sarebbe utilizzato da TUTTI i lavoratori, mentre altri meccanismi come i fogli presenze vengono usati solo per i lavoratori che li chiedono. Cosa produrrebbe, quindi, un semplice foglio presenza da tenere sul furgone (dove segni l’orario di ingresso e di fine) senza rendere la trasferta giornaliera? Che per non far vedere che lavori 12 ore te ne fanno lavorare 8. E questo non piace all’azienda. Che allora non ti fa fare i sabati. E così perdi tutta la trasferta del mese. E un altro lavoratore che non vuole (o meglio, non può) rinunciare a quasi metà della busta paga è costretto a fare le consegne che il primo non ha fatto perché ha lavorato”solo” 8 ore. Le ore in più del secondo lavoratore a Mondo Convenienza non costano nulla, perché non le paga. E se un giorno chiedesse di farsele pagare, perderebbe anche lui i sabati e quindi la trasferta. Non siamo paranoici: è quello che è successo in questi mesi in quegli appalti in cui è stato inserito il foglio presenza lasciando invariato il meccanismo della trasferta mensile. Mondo Convenienza va sempre avanti sul lavoro gratuito grazie alla trasferta calcolata su base mensile.

12. Da parte dell’azienda c’è la volontà di mantenere delle condizioni economiche così indecenti per costringere poi i lavoratori stessi a chiedere di fare straordinari per potersi sostenere economicamente… Mondo Convenienza ha un piano molto chiaro, che sta già mettendo in atto in alcuni appalti dove c’è il foglio presenze ed è stata mantenuta la trasferta mensile: piegare i lavoratori prendendoli per fame, farli uscire dal sindacato e tornare al sistema di prima. C’è un motivo se dal primo momento diciamo che senza un’indennità di trasferta giornaliera e non più mensile, e senza un marcatempo, il “sistema Mondo Convenienza” non sarà mai scalfito.

13. Torniamo al messaggio della RL2 ai dipendenti. Dopo aver chiarito sulla trasferta, si annunciano invece le tre importanti novità: pagamento della malattia come da CCNL Multiservizi, due giorni in più di ferie e più permessi ROL. Si tratta di tre effetti dell’abolizione del Regolamento Aziendale che derogava – peggiorandole – le condizioni stabilite dal CCNL. Bene. Ma rimanendo in piedi il meccanismo che fa pagare ogni certificato di malattia e ogni giornata di permesso o ferie con la perdita dell’indennità di trasferta, è chiaro che tutto questo ha un sapore di beffa.

14. L’abolizione del Regolamento Aziendale annunciato dall’azienda dal 1 ottobre è certamente un risultato importante di questi mesi di lotta. Regolamento Aziendale voleva dire anche potere disciplinare arbitrario dell’azienda sui lavoratori, sanzioni, trattenute illegittime sulle buste paga. Una crepa si è aperta. Ma non abbiamo intenzione di sederci come spettatori a guardare cosa succede al di là della fessura. Ora bisogna buttare giù tutto il muro.

15. È quel “CON IL MANTENIMENTO DELLE STESSE CONDIZIONI ECONOMICHE IN ESSERE”, apparentemente neutro, che va rispedito al mittente: le condizioni devono essere RISCRITTE. Nero su bianco. L’indennità di trasferta va riscritta. Lo diciamo noi, lo ha detto la CGIL, lo hanno detto Regione Toscana e Comune di Campi Bisenzio.

16. La questione è semplice: deve essere garantito ai lavoratori che stanno scioperando da 4 mesi il diritto di tornare al lavoro con un sistema e condizioni diverse da quelle per cui sono usciti fuori dai cancelli quattro mesi fa.

17. Il messaggio di RL2 si conclude con l’annuncio dell’avvio delle trattative per l’applicazione del CCNL Logistica. Volevano la santa benedizione del CCNL Multiservizi, ma sono rimbalzati. L’assemblea dei lavoratori aveva definito “fuffa” il rinvio al 19 e 31 ottobre dell’avvio delle trattative per la logistica. Oggi registriamo il fatto che l’avvio della trattativa tra confederali e aziende è stata anticipata allo scorso 21 settembre. A quei tavolo non c’è nessun rappresentante dei lavoratori in sciopero. Ma abbiamo dimostrato già che nessuno può fare i conti senza l’oste. L’unico accordo accettabile, è quello accettato dai lavoratori.

18. L’applicazione del CCNL Logistica sarebbe già un cambiamento importante, se applicato correttamente: la fine delle paghe orarie da fame e la fine del sistema delle trasferte. Ma sull’applicazione del contratto Logistica ad ora non ci sono garanzie. Dicono che il CCNL Multiservizi è una fase “di transizione”. Che però non si sa quanto durerà e non si ha certezza che approderà al risultato dell’ CCNL Logistica. Le cose sono due: o si garantisce – nero su bianco, con delle scadenze certe – l’applicazione certa del CCNL Logistica, oppure si garantisce da subito, mentre proseguono le trattative, un cambiamento di sistema che cambi intanto il “il minimo”: marcatempo ed indennità di trasferta giornaliera.

19. Dopo due settimane passate tra comunicati stampa e messaggi Telegram, i lavoratori in sciopero dal tavolo di lunedì vogliono chiarezza. Cosa cambia DAVVERO per loro? Sulla base di questo, l’assemblea dei lavoratori deciderà come portare avanti la lotta, come d’altronde ha sempre fatto. Con coerenza, chiarezza e trasparenza. Che ci si aspettano da tutti i soggetti coinvolti.

2 ottobre 2023
Aggressione dell'azienda durante il tavolo di (non) trattativa

2 ottobre 2023
Aggressione dell'azienda durante il tavolo di (non) trattativa

Tutto ci potevamo immaginare, ma non quello che è accaduto.

Mentre si stava per concludere – con un nulla di fatto – il tavolo in Regione Toscana, i soliti caporali della RL2 hanno aggredito i due lavoratori rimasti al presidio di via Gattinella (gli altri erano tutti ad attendere notizie sotto la Regione) e forzato il picchetto con i camion.

Non è questo che ha interrotto la trattativa, perché anche oggi la trattativa non è mai potuta iniziare. Perché l’azienda, quando si prova a passare dalle parole ai fatti, non vuole trattare.

Oggi non è uscita dal tavolo una soluzione, ma almeno si è fatta chiarezza su due punti fondamentali.

1. L’abolizione del Regolamento Aziendale significa poco e nulla. Perché l’azienda vuole far rimanere in piedi lo stesso meccanismo diabolico ed illegale delle “trasferte mensili”. Così come previsto dal Regolamento Aziendale. Al tavolo, di fatto, ci è stato proposto un accordo che avrebbe “legalizzato” quello stesso meccanismo che obbliga al lavoro straordinario, impedisce di godere di ferie, malattie e di denunciare infortuni, salvo pagare una decurtazione dello stipendio di un minimo di 345 euro, anche fino alla perdita del 40% del salario mensile. Il meccanismo lo abbiamo spiegato già nel comunicato di venerdì. L’azienda propone quello che è già stato proposto a Bologna e a Torino e che qui a Firenze è già stato rifiutato.
L’azienda ha semplicemente comunicato come funzionerà da qui in avanti: mantenimento della trasferta mensile, ma con un innalzamento della soglia iniziale minima, senza cambiare nulla del sistema che lega una grossa parte della paga all’obbligo di straordinari. Senza cambiare il sistema ricattatorio della trasferta.

2. Rispetto al contratto Logistica l’azienda non è disponibile a scrivere e sottoscrivere un impegno formale con una data certa per l’applicazione.
Insomma, non c’è nulla, ma ai lavoratori si chiede in cambio di smobilitare il presidio, “concedendo” la possibilità ai licenziati di rientrare solo dopo aver firmato un accordo che lascerebbe tutto immutato nei fatti, facendo rientrare il Regolamento Aziendale dalla finestra e lasciando un enorme FORSE sull’eventuale applicazione del CCNL Logistica. L’azienda continua in sostanza ad usare i licenziamenti come arma di ricatto.

Ci auguriamo che tutti i soggetti al tavolo con cui abbiamo condiviso il percorso fino ad oggi siano d’accordo con una cosa: riportare alla legalità l’azienda non vuol dire legalizzare il sistema di erogazione delle trasferte che insieme abbiamo definito ricattatorio, diabolico ed intollerabile.

Ma è ancora più chiaro che un’azienda che vuole veramente cambiare qualcosa non utilizza la giornata di negoziazione per forzare il picchetto, trascinare a terra le persone, usare ancora una volta la violenza per cercare di risolvere la vertenza.

Il presidio e il picchetto continuano fino a che Mondo Convenienza e le ditte in appalto non avranno chiaro che l’unica soluzione è aprire una reale trattativa al tavolo.

Intanto venerdì 6 Ottobre alle ore 18.00 al Circolo Rinascita a Campi Bisenzio, insieme al Collettivo di Fabbrica GKN invitiamo la cittadinanza a incontrare nuovamente le vertenze del territorio che lottano contro l’arroganza di aziende che portano sfruttamento e disoccupazione e che sono convinte di poter usare il territorio come vogliono senza rispettare diritti di lavoratori e cittadini, per stringersi ancora attorno a chi sta resistendo e organizzare insieme una risposta collettiva.

4 ottobre 2023
Antitrust e Guardia di Finanza a Mondo Convenienza: diciamo basta ad un sistema che massimizza i profitti sulla pelle di chi lavoro e di chi consuma

4 ottobre 2023
Antitrust e Guardia di Finanza a Mondo Convenienza: diciamo basta ad un sistema che massimizza i profitti sulla pelle di chi lavoro e di chi consuma

La Guardia di Finanza è entrata finalmente negli uffici amministrativi della società titolare del marchio. L’Autorità Antitrust ha aperto un istruttoria per la vendita sistematica di “prodotti non conformi, difettosi, danneggiati, non corrispondenti all’ordine di acquisto, con pezzi mancanti o di misure errate (…), prodotti non montati correttamente, assenza di assistenza post vendita, carenza nella prestazione della garanzia di conformità.”

E’ una conferma di quello che proviamo a spiegare da quattro mesi, ovvero da quando è iniziato lo sciopero dei lavoratori a Campi Bisenzio.
Mondo Convenienza è l’emblema di un sistema che si regge su un doppio sfruttamento e che fa profitto sulla pelle di chi non ha alternative.
E’ così per quanto riguarda il lavoro. Con un sistema di caporalato che si regge sullo sfruttamento di lavoratori stranieri, applicazione di contratti truffa, paghe da fame, turni infiniti di lavoro.

Ma è altrettanto vero per quanto riguarda il consumo. E’ anche qui che Mondo Convenienza fa profitti su chi non ha alternative. E si tratta molto spesso di altri lavoratori e lavoratrici sottopagate che non sanno come fare ad arredare casa con i redditi insufficienti che si ritrovano. E Mondo Convenienza arriva da loro ad offrire prezzi bassi per qualità bassissima, per merce destinata a durare poco per un cliente condannato a comprare di nuovo dopo poco tempo.

In questi mesi la politica dell’azienda è stata quella di fomentare una guerra tra lavoratori in sciopero e clienti. E lo ha fatto continuando a vendere un servizio (trasporto e montaggio) che non era in grado di fornire ai clienti, e senza informali dello sciopero in corso.
Questa può essere invece l’occasione di fare l’esatto contrario. Di fare finalmente un’alleanza necessaria tra lavoratori e consumatori e rivendicare davanti al gigante del mobile (1,2 miliardi di fatturato l’anno) un po’ di giustizia. Quando lavoriamo e quando consumiamo.